Catopuma temminckii Vigors e Horsfield, 1827

(da: fr.wikipedia.org)
Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Classe: Mammalia Linnaeus, 1758
Ordine: Carnivora Bowdich, 1821
Famiglia: Felidae Fischer von Waldheim, 1817
Genere: Catopuma Severtzov, 1858
Italiano: Gatto di Temminck, Gatto dorato asiatico
English: Asian golden cat
Français: Chat doré d'Asie, Chat de Temminck
Deutsch: Asiatische Goldkatze
Español: Gato dorado asiático
Descrizione
Il suo manto è generalmente uniforme e di colore rosso, ma esistono numerose variazioni, tra cui esemplari melanici, maculati come l'ocelot o di colore grigio; un disegno facciale costituito da bande bianche permette di riconoscere facilmente un esemplare dall'altro. Abitante riservato delle foreste del Sud-est asiatico, il suo comportamento in natura non è ben noto a causa del limitato numero di studi scientifici effettuati su di esso. Vittima della deforestazione e del bracconaggio per la sua pelliccia o le sue ossa, il numero di esemplari allo stato selvatico è considerato in diminuzione. La specie è classificata come «prossima alla minaccia» dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN). Alcune decine di gatti di Temminck vengono ospitate in cattività. Chiamato così in onore dello zoologo olandese Coenraad Jacob Temminck, che descrisse il gatto dorato africano, il gatto di Temminck è oggetto di miti e leggende presso le popolazioni autoctone.Il gatto di Temminck è un felino di taglia media, del peso di 9-16 kg, da due a tre volte il peso di un gatto domestico. I maschi sono più grandi delle femmine. La coda rappresenta da un terzo alla metà della lunghezza totale. La lunghezza dalla punta del naso alla base della coda è di 75-105 cm; la lunghezza della coda è di 48-56 cm. L'altezza al garrese è di circa 56 cm. Il gatto di Temminck ha solo 28 denti invece dei soliti 30 tipici dei felini. Un caratteristico disegno facciale permette facilmente di riconoscere un esemplare dall'altro: gli occhi sono cerchiati di bianco, una banda bianca contornata di nero attraversa ogni guancia e una banda chiara anch'essa contornata di nero parte verticalmente dal bordo interno dell'occhio e attraversa la fronte. Le piccole orecchie rotonde sono nere sul retro e contrassegnate da un punto grigio. Il manto è generalmente uniforme e di colore variabile dal rosso al bruno dorato, da cui la denominazione di «gatto dorato asiatico». Esiste tuttavia una grande variabilità cromatica all'interno della specie: alcuni individui possono essere di colore grigio, piuttosto che rosso, ed esistono delle segnalazioni di esemplari, nella parte settentrionale dell'area di diffusione, che possiedono delle macchie piene, come quelle del gatto leopardo (Prionailurus bengalensis) o degli ocelli, in Cina. Esiste anche una forma melanica. Il ventre, le parti interne degli arti, così come il collo e il mento, sono di colore più chiaro. L'ultimo terzo della coda del gatto di Temminck è di colore più scuro ed è caratterizzato da una banda bianca sulla parte ventrale. Il gatto di Temminck è facilmente riconoscibile all'interno della sua area di distribuzione, poiché è l'unico felino dal manto uniforme. Il gatto baio (Catopuma badia) gli somiglia molto, ma si trova unicamente sull'isola del Borneo, dove il gatto di Temminck non è presente[9]. Il suo aspetto è anche molto simile a quello del gatto dorato africano (Caracal aurata), che, come indica il nome, si trova solamente nel continente africano. L'aspetto del gatto di Temminck è molto simile a quello del gatto baio (Catopuma badia), specie endemica dell'isola del Borneo. Inoltre, degli studi condotti sui crani delle due specie, così come i confronti genetici, hanno dimostrato che sono parenti molto stretti. L'area di distribuzione del gatto di Temminck comprende l'isola di Sumatra, separatasi dal Borneo tra i 10.000 e i 15.000 anni fa. Queste diverse osservazioni hanno portato a ipotizzare che il gatto baio fosse una sottospecie insulare del gatto di Temminck. Tuttavia, degli studi condotti nel 2007 hanno dimostrato che i felini si sono diversificati seguendo otto linee evolutive diverse. Quella che avrebbe condotto alle tre specie dei generi Pardofelis e Catopuma è la seconda a essersi differenziata, circa 9,4 milioni di anni fa. Il gatto di Temminck e il gatto baio si sono separati circa quattro milioni di anni fa, ben prima che si separassero le isole della Sonda: i due felini formano quindi due specie differenti. Questi due gatti erano già considerati in passato gli unici rappresentanti del genere Catopuma, ma nel 2008 furono inseriti nel genere Pardofelis assieme al gatto marmorizzato (Pardofelis marmorata), per essere poi riclassificati in Catopuma sulla base di alcune differenze nella morfologia del cranio; inoltre, P. marmorata presenta un'articolazione dell'anca flessibile e una coda allungata come adattamenti a uno stile di vita arboricolo. Il Sistema d’informazione tassonomico integrato (ITIS) e il database dell'NCBI, invece, hanno sempre continuato a classificarli nel genere Catopuma. Allo stesso modo, l'estrema somiglianza tra il gatto di Temminck e il gatto dorato africano (Caracal aurata) potrebbe essere dovuta a un singolo antenato comune. Tuttavia, le foreste dell'Africa e dell'Asia non sono più collegate da venti milioni di anni: si tratterebbe quindi più di una convergenza evolutiva che di una parentela vera e propria. Il gatto di Temminck attacca piccoli ungulati e uccelli. Caccia di preferenza al suolo, anche se è in grado di arrampicarsi sugli alberi quando ne ha bisogno. Questo predatore crepuscolare attacca piccoli ungulati quali muntjak o giovani sambar, uccelli, grandi roditori e rettili. Tuttavia, è abbastanza forte per poter affrontare prede più grandi di lui come i vitelli di bufalo domestico e può attaccare bestiame di piccola taglia. In Thailandia, secondo uno studio condotto sugli escrementi dei felini di media taglia, tra cui il leopardo nebuloso, il gatto di Temminck può attaccare muntjak indiani (Muntiacus vaginalis>), scimmie del genere Trachypithecus, piccoli kanchil di Giava (Tragulus javanicus), aterure macrure (Atherurus macrourus), scoiattoli terrestri (Menetes berdmorei) e piccoli roditori della famiglia Muridae: più di frequente, sono essenzialmente piccoli mammiferi (meno di 2,5 kg) e soprattutto Muridae a costituire il «pasto» di questo felino. In cattività uccide le sue prede con un morso alla nuca e spenna gli uccelli prima di mangiarli. Due esemplari studiati in Thailandia, un maschio e una femmina, occupavano rispettivamente un territorio di 47,7 e 32,6 km². Il territorio del maschio ricopriva quello della femmina e si ingrandiva di oltre il 15% durante la stagione delle piogge. Ogni giorno il gatto di Temminck percorre in media 1,6 km, e i maschi si spostano più delle femmine. L'attività di questo felino è più intensa in luglio che in marzo. Nel corso di una giornata, il gatto di Temminck è più attivo all'alba e al crepuscolo ed è più inattivo durante le tarde ore della notte[17]. Le vocalizzazioni sono costituite essenzialmente da un «maaa» lungo e pulsante, ripetuto in una serie da otto a dieci richiami intervallati da circa due secondi di pausa. Il primo richiamo è generalmente il meno potente e la sequenza può essere ripetuta più volte nel corso della giornata, a intervalli regolari. Durante il calore, accade anche che la femmina utilizzi questo richiamo senza le solite ripetizioni descritte precedentemente. Il gatto di Temminck può anche emettere un «wa-wa» durante le comunicazioni ravvicinate, cinguettii, soffi e fusa. Il gatto di Temminck raggiunge la maturità sessuale tra i 18 e i 24 mesi nelle femmine e a 24 mesi nei maschi[6]. Il ciclo della femmina dura 39 giorni con un estro di 6 giorni; in caso di perdita della prole, la femmina è in grado di avere un nuovo ciclo estrale quattro mesi dopo. Durante l'estro, la femmina aumenta le marcature olfattive e cerca il contatto con il maschio adottando delle posture ricettive e sfregandosi contro di lui. Esso aumenta anche lui la frequenza delle marcature e la segue. Durante l'atto sessuale, il maschio afferra la pelle del collo della femmina tra i denti. Dopo 78-80 giorni di gestazione[16], la femmina partorisce da uno a tre piccoli in un albero cavo, un buco tra le rocce o un qualsiasi altro luogo riparato. Le nascite hanno luogo in febbraio e di solito viene dato alla luce un unico piccolo. I piccoli, che pesano circa 250 grammi[6], hanno un mantello identico a quello dei genitori, ma più lungo e spesso. L'apertura degli occhi ha luogo verso nove giorni e i primi passi a due settimane. Essi acquistano rapidamente peso e raggiungono i 500 grammi a tre settimane e gli 1,3 kg a nove settimane e mezzo; lo svezzamento avviene a sei mesi. Il ruolo del padre è incerto: a volte uccide i gattini, ma è stato segnalato un caso di partecipazione attiva all'allevamento. Quello che è stato descritto è il comportamento della specie in cattività, poiché non sappiamo quasi nulla delle sue abitudini allo stato selvaggio. Delle immagini scattate dalla stessa trappola fotografica hanno mostrato il comportamento in natura di una coppia di gatti di Temminck in Laos nel 2003[20]. La longevità in cattività è di venti anni.
Diffusione
Vive essenzialmente nelle foreste e e si adatta tanto alla foresta tropicale umida che alla foresta tropofila. Si può incontrare occasionalmente nelle pianure rocciose. È stato avvistato fino a 3000 metri di altitudine. Presente in tutto il Sud-est asiatico ed è presente nei seguenti paesi: Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, India, Indonesia (isola di Sumatra), Laos, Malesia, Myanmar, Nepal, Thailandia e Vietnam.
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Data: 10/09/2016
Emissione: Rari animali nel Bangladesh Stato: Bangladesh |
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Data: 11/07/1990
Emissione: Mammiferi Stato: Bhutan |
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